Guidebook for Salerno

Massimo
Guidebook for Salerno

Getting Around

Cosa c'è da vedere in giro per la città
La città di Salerno si è sviluppata prevalentemente lungo la costa essendo stretta tra i monti e il mare e per questo motivo è dotata di ben 4 lungomari. L'esteso Lungomare Trieste è quello principale sia perchè più antico sia perchè si trova dinanzi il centro storico. Il lungomare trieste è il luogo preferito dai salernitani per passeggiare piacevolmente o attendere il momento dell'imbarco sulle navi turistiche che affollano i due porti situati nella parte occidentale. Una fitta presenza di bar e ristoranti caratterizzano la cosiddetta movida salernitana dove chi ama fare le ore piccole troverà occasioni di svago è potrà gustare le specialità tipiche a base di pesce.
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Lungomare Salerno
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La città di Salerno si è sviluppata prevalentemente lungo la costa essendo stretta tra i monti e il mare e per questo motivo è dotata di ben 4 lungomari. L'esteso Lungomare Trieste è quello principale sia perchè più antico sia perchè si trova dinanzi il centro storico. Il lungomare trieste è il luogo preferito dai salernitani per passeggiare piacevolmente o attendere il momento dell'imbarco sulle navi turistiche che affollano i due porti situati nella parte occidentale. Una fitta presenza di bar e ristoranti caratterizzano la cosiddetta movida salernitana dove chi ama fare le ore piccole troverà occasioni di svago è potrà gustare le specialità tipiche a base di pesce.
La stazione Marittima di Salerno, opera dell'archistar Zaha Hadid, è un vero gioiello dell'architettura contemporanea e merita certamente una visita. La sua inaugurazione, la prima di un'opera di Zaha Hadid avvenuta dopo la sua morte, è stata celebrata da numerosi quotidiani di stampa nazionale ed internazionale tra cui il The New York Times e il The Daily Telegraph. Lo studio Hadid ha definito l'opera come "un'ostrica con un guscio duro esterno che racchiude elementi fluidi e morbidi all'interno; una copertura "temprata" che costituisce uno scudo protettivo dall'intenso sole del Mediterraneo".La stazione si sviluppa su una superficie di 4.500 m² distribuiti su due livelli divisi in tre blocchi connessi tra di loro: gli uffici amministrativi, il terminal per i traghetti e quello per le navi da crociera. Di notte la stazione, con la sua illuminazione, funge da ideale faro per l'antico porto. Le ampie vetrate garantiscono viste particolarmente belle sulla costiera amalfitana e la città di Salerno.
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Salerno harbor station
Via Molo Manfredi
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La stazione Marittima di Salerno, opera dell'archistar Zaha Hadid, è un vero gioiello dell'architettura contemporanea e merita certamente una visita. La sua inaugurazione, la prima di un'opera di Zaha Hadid avvenuta dopo la sua morte, è stata celebrata da numerosi quotidiani di stampa nazionale ed internazionale tra cui il The New York Times e il The Daily Telegraph. Lo studio Hadid ha definito l'opera come "un'ostrica con un guscio duro esterno che racchiude elementi fluidi e morbidi all'interno; una copertura "temprata" che costituisce uno scudo protettivo dall'intenso sole del Mediterraneo".La stazione si sviluppa su una superficie di 4.500 m² distribuiti su due livelli divisi in tre blocchi connessi tra di loro: gli uffici amministrativi, il terminal per i traghetti e quello per le navi da crociera. Di notte la stazione, con la sua illuminazione, funge da ideale faro per l'antico porto. Le ampie vetrate garantiscono viste particolarmente belle sulla costiera amalfitana e la città di Salerno.
È la spiaggia urbana di Salerno che si trova alla fine del lungomare Trieste, un vero e proprio salotto sul mare. E' perfetta per una pausa rilassante dopo essesere stati alla scoperta della città ed è un frequentatissimo punto di ritrovo della vita notturna cittadina
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Spiaggia di Santa Teresa
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È la spiaggia urbana di Salerno che si trova alla fine del lungomare Trieste, un vero e proprio salotto sul mare. E' perfetta per una pausa rilassante dopo essesere stati alla scoperta della città ed è un frequentatissimo punto di ritrovo della vita notturna cittadina
Salerno ha un bellissimo centro storico di origine medievale, caratterizzato dagli stretti vicoli pieni di botteghe, ristoranti e negozietti tipici
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Centro Storico
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Salerno ha un bellissimo centro storico di origine medievale, caratterizzato dagli stretti vicoli pieni di botteghe, ristoranti e negozietti tipici
E' la principale via dello shopping, una lunghissima isola pedonale con tanti negozi e locali alla moda
Corso Vittorio Emanuele
Corso Vittorio Emanuele
E' la principale via dello shopping, una lunghissima isola pedonale con tanti negozi e locali alla moda

Parks & Nature

A pochi passi un parco sulle sponde del fiume Irno per rilassarsi passeggiando nel verde o per fare Jogging
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Parco Pinocchio
Piazza Montpellier
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A pochi passi un parco sulle sponde del fiume Irno per rilassarsi passeggiando nel verde o per fare Jogging

Visite turistiche

Il duomo di Salerno fu costruito tra il 1080 ed il 1085 dopo la conquista della città da parte di Roberto il Guiscardo, mentre era arcivescovo Alfano I, poeta e medico della famosa Scuola medica salernitana. Stupendo l'atrio di architettura arabo-normanna; la Cattedrale conserva nella magnifica cripta le spoglie di S. Matteo apostolo, santo patrono della città e di S. Gregorio VII (Ildebrando di Soana) il grande papa che morì esule a Salerno il 25/5/1085
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Salerno Cathedral
Piazza Alfano I
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Il duomo di Salerno fu costruito tra il 1080 ed il 1085 dopo la conquista della città da parte di Roberto il Guiscardo, mentre era arcivescovo Alfano I, poeta e medico della famosa Scuola medica salernitana. Stupendo l'atrio di architettura arabo-normanna; la Cattedrale conserva nella magnifica cripta le spoglie di S. Matteo apostolo, santo patrono della città e di S. Gregorio VII (Ildebrando di Soana) il grande papa che morì esule a Salerno il 25/5/1085
Il Giardino della Minerva si trova nel cuore del centro antico di Salerno, in una zona denominata nel Medioevo “Plaium montis”. Il “viridario” fu proprietà della famiglia Silvatico sin dal XII secolo. In seguito, nel primo ventennio del 1300 il maestro Matteo Silvatico vi istituì un Giardino dei semplici, antesignano di tutti i futuri Orti botanici d’Europa. Ciò che oggi, al termine dei lavori di restauro, appare evidente al visitatore è un’interessante serie d‘elementi ascrivibili tra il XVII ed il XVIII secolo. Tra questi, il più caratterizzante è una lunga scalea, sottolineata da pilastri a pianta cruciforme, che sorreggono una pergola di legno. La scalea, che collega ed inquadra visivamente i diversi livelli del giardino è costruita sulle mura antiche della città e permette un’ampia e privilegiata visione del mare, del Centro storico e delle colline. Un complesso sistema di distribuzione dell’acqua, composto da canalizzazioni, vasche e fontane (una per ogni terrazzamento), denota la presenza di fonti cospicue che hanno permesso, nei secoli, il mantenimento a coltura degli appezzamenti. Il sito è inoltre dotato di un particolare microclima, favorito dalla scarsa incidenza dei venti di tramontana e dalla favorevole esposizione, che, ancora oggi, consente la coltivazione di specie vegetali esigenti in fatto d’umidità e calore. I visitatori, oltre a visitare l'esposizione delle varie piante officinali conservate, potranno degustare varie tisane preparate secondo la tradizione dell'antica Scuola Medica Salernitana e godere del magnifico panorama
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The Garden of Minerva
n° 1 Vicolo Ferrante Sanseverino
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Il Giardino della Minerva si trova nel cuore del centro antico di Salerno, in una zona denominata nel Medioevo “Plaium montis”. Il “viridario” fu proprietà della famiglia Silvatico sin dal XII secolo. In seguito, nel primo ventennio del 1300 il maestro Matteo Silvatico vi istituì un Giardino dei semplici, antesignano di tutti i futuri Orti botanici d’Europa. Ciò che oggi, al termine dei lavori di restauro, appare evidente al visitatore è un’interessante serie d‘elementi ascrivibili tra il XVII ed il XVIII secolo. Tra questi, il più caratterizzante è una lunga scalea, sottolineata da pilastri a pianta cruciforme, che sorreggono una pergola di legno. La scalea, che collega ed inquadra visivamente i diversi livelli del giardino è costruita sulle mura antiche della città e permette un’ampia e privilegiata visione del mare, del Centro storico e delle colline. Un complesso sistema di distribuzione dell’acqua, composto da canalizzazioni, vasche e fontane (una per ogni terrazzamento), denota la presenza di fonti cospicue che hanno permesso, nei secoli, il mantenimento a coltura degli appezzamenti. Il sito è inoltre dotato di un particolare microclima, favorito dalla scarsa incidenza dei venti di tramontana e dalla favorevole esposizione, che, ancora oggi, consente la coltivazione di specie vegetali esigenti in fatto d’umidità e calore. I visitatori, oltre a visitare l'esposizione delle varie piante officinali conservate, potranno degustare varie tisane preparate secondo la tradizione dell'antica Scuola Medica Salernitana e godere del magnifico panorama
Il complesso archeologico di San Pietro a Corte, è un'area nel centro storico di Salerno, in cui sono documentate e visibili le testimonianze archeologiche dei vari avvicendamenti storici a partire dal I secolo d.C. L'ingresso è sul Larghetto San Pietro a Corte. L'area si estende nel sottosuolo ed in superficie, a diversi livelli stratigrafici, ed evidenzia documenti di particolare interesse storico, archeologico ed artistico. In particolare il sito risulta, in assoluto, l'unica testimonianza archeologica di architettura palaziale di epoca longobarda. Sono visibili, inoltre, un ambiente attribuito a frigidarium terme romane, un luogo cimiteriale di culto paleocristiano, un oratorio del XII secolo, una probabile aula della Scuola Medica Salernitana e le varie ristrutturazioni ed opere d'arte introdotte a partire dal 1500.
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Complesso Monumentale di San Pietro a Corte
8 Larghetto S. Pietro a Corte
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Il complesso archeologico di San Pietro a Corte, è un'area nel centro storico di Salerno, in cui sono documentate e visibili le testimonianze archeologiche dei vari avvicendamenti storici a partire dal I secolo d.C. L'ingresso è sul Larghetto San Pietro a Corte. L'area si estende nel sottosuolo ed in superficie, a diversi livelli stratigrafici, ed evidenzia documenti di particolare interesse storico, archeologico ed artistico. In particolare il sito risulta, in assoluto, l'unica testimonianza archeologica di architettura palaziale di epoca longobarda. Sono visibili, inoltre, un ambiente attribuito a frigidarium terme romane, un luogo cimiteriale di culto paleocristiano, un oratorio del XII secolo, una probabile aula della Scuola Medica Salernitana e le varie ristrutturazioni ed opere d'arte introdotte a partire dal 1500.
Il Castello di Arechi si trova a circa trecento metri sul livello del mare, e domina maestoso la città di Salerno e il suo golfo. Già i Romani fortificarono la colonia di Salerno negli stessi luoghi. Esisteva un Castrum sul monte Bonadies “buongiorno”, così denominato perché era sulla parte più alta, e il sole sorgendo, illuminava per primo il luogo. D’origine medievale, risalente al VI secolo, fu costruito da maestranze goto-bizantine. Il maniero però, assunse grande rilievo nell’VIII secolo, poiché il re longobardo Arechi II ne fece una fortezza per difendere la città. Nell'alto medioevo Salerno diventò una città inespugnabile e, per volere del leggendario re longobardo, anche capitale di un grande principato che comprendeva tutta la Lucania e parte della Puglia e della Calabria . Il turista potrà trovare oltre a vetri e antiche ceramiche, anche reperti d’epoca medievale, come armi monete, che testimoniano le guerre, e la caccia. Il museo racconta i commerci, la vita quotidiana, i mestieri attraverso un percorso multimediale e reperti che attraversano il tempo. Si tratta di un luogo in cui è possibile fare una sorta di viaggio nel tempo, grazie alla tecnologia, con video che riportano all’epoca longobarda. Oggi nel castello di Arechi è ospitata anche la sede dell’Enoteca Provinciale di Salerno, con un incantevole punto di ristoro per i visitatori. Il maniero è caratterizzato all’interno di alcuni saloni molto suggestivi che sembrano aver attraversato il tempo conservando storie e personaggi. Dal castello si gode di una meravigliosa ed impareggiabile vista sulla città e su tutto il Golfo di Salerno. Il Castello è raggiungibile con l'autobus n. 19 che si può prendere da Lungomare Trieste, P.zza XXIV Maggio o p.zza S. Francesco
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Arechi Castle
Località Croce
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Il Castello di Arechi si trova a circa trecento metri sul livello del mare, e domina maestoso la città di Salerno e il suo golfo. Già i Romani fortificarono la colonia di Salerno negli stessi luoghi. Esisteva un Castrum sul monte Bonadies “buongiorno”, così denominato perché era sulla parte più alta, e il sole sorgendo, illuminava per primo il luogo. D’origine medievale, risalente al VI secolo, fu costruito da maestranze goto-bizantine. Il maniero però, assunse grande rilievo nell’VIII secolo, poiché il re longobardo Arechi II ne fece una fortezza per difendere la città. Nell'alto medioevo Salerno diventò una città inespugnabile e, per volere del leggendario re longobardo, anche capitale di un grande principato che comprendeva tutta la Lucania e parte della Puglia e della Calabria . Il turista potrà trovare oltre a vetri e antiche ceramiche, anche reperti d’epoca medievale, come armi monete, che testimoniano le guerre, e la caccia. Il museo racconta i commerci, la vita quotidiana, i mestieri attraverso un percorso multimediale e reperti che attraversano il tempo. Si tratta di un luogo in cui è possibile fare una sorta di viaggio nel tempo, grazie alla tecnologia, con video che riportano all’epoca longobarda. Oggi nel castello di Arechi è ospitata anche la sede dell’Enoteca Provinciale di Salerno, con un incantevole punto di ristoro per i visitatori. Il maniero è caratterizzato all’interno di alcuni saloni molto suggestivi che sembrano aver attraversato il tempo conservando storie e personaggi. Dal castello si gode di una meravigliosa ed impareggiabile vista sulla città e su tutto il Golfo di Salerno. Il Castello è raggiungibile con l'autobus n. 19 che si può prendere da Lungomare Trieste, P.zza XXIV Maggio o p.zza S. Francesco
Il museo archeologico provinciale di Salerno conserva reperti dall'età preistorica all'età tardoantica proveniente dalla città e dei maggiori siti archeologici della provincia, recuperati negli anni grazie a esplorazioni archeologiche, rinvenimenti fortuiti e donazioni di privati.
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Museo Archeologico Provinciale di Salerno
28 Via S. Benedetto
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Il museo archeologico provinciale di Salerno conserva reperti dall'età preistorica all'età tardoantica proveniente dalla città e dei maggiori siti archeologici della provincia, recuperati negli anni grazie a esplorazioni archeologiche, rinvenimenti fortuiti e donazioni di privati.
Il Museo Diocesano del Duomo di Salerno ha sede nel palazzo del seminario arcivescovile che fu, precedentemente, l'ultima sede della scuola medica salernitana (quivi soppressa nel 1811) ed è punto di riferimento importante per la conoscenza della storia e della cultura campana dal medioevo al XVIII secolo. Particolare rilievo rivestono le testimonianze di arte medioevale, frutto della temperie culturale che caratterizzò le regioni dell'Italia meridionale, al centro dei complessi rapporti commerciali ed intellettuali che si tenevano tra Oriente ed Occidente. Preziosissimo è il ciclo degli avori, che costituisce la più completa raccolta del Medioevo cristiano esistente al mondo, risalente all'XI-XII secolo insieme al complesso degli undici fogli in pergamena miniata in cui è illustrata la preghiera dell'Exsultet, databili agli inizi del XIII secolo
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Diocesan Museum of San Matteo
12 Largo Plebiscito
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Il Museo Diocesano del Duomo di Salerno ha sede nel palazzo del seminario arcivescovile che fu, precedentemente, l'ultima sede della scuola medica salernitana (quivi soppressa nel 1811) ed è punto di riferimento importante per la conoscenza della storia e della cultura campana dal medioevo al XVIII secolo. Particolare rilievo rivestono le testimonianze di arte medioevale, frutto della temperie culturale che caratterizzò le regioni dell'Italia meridionale, al centro dei complessi rapporti commerciali ed intellettuali che si tenevano tra Oriente ed Occidente. Preziosissimo è il ciclo degli avori, che costituisce la più completa raccolta del Medioevo cristiano esistente al mondo, risalente all'XI-XII secolo insieme al complesso degli undici fogli in pergamena miniata in cui è illustrata la preghiera dell'Exsultet, databili agli inizi del XIII secolo
La costruzione del Teatro Municipale Giuseppe Verdi fu deliberata dal Consiglio Comunale di Salerno il 15 dicembre 1863, su proposta dell'allora Sindaco Matteo Luciani. Il progetto e la direzione dei lavori furono affidati agli architetti Antonio D'Amora e Giuseppe Manichini che si basarono sulle misure e le proporzioni del Teatro di San Carlo di Napoli. I lavori di decorazione furono invece diretti da Gaetano D'Agostino, pittore di gran pregio che si fece affiancare dalle firme più prestigiose del mondo artistico partenopeo. Il Teatro fu inaugurato il 15 aprile 1872 con la rappresentazione del Rigoletto; il 27 marzo 1901 il Teatro fu intitolato a Giuseppe Verdi, morto il 27 gennaio dello stesso anno. Splendido esempio di teatro ottocentesco caratterizzato da ricchissime decorazioni lignee.
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Teatro Verdi
23 Piazza Matteo Luciani
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La costruzione del Teatro Municipale Giuseppe Verdi fu deliberata dal Consiglio Comunale di Salerno il 15 dicembre 1863, su proposta dell'allora Sindaco Matteo Luciani. Il progetto e la direzione dei lavori furono affidati agli architetti Antonio D'Amora e Giuseppe Manichini che si basarono sulle misure e le proporzioni del Teatro di San Carlo di Napoli. I lavori di decorazione furono invece diretti da Gaetano D'Agostino, pittore di gran pregio che si fece affiancare dalle firme più prestigiose del mondo artistico partenopeo. Il Teatro fu inaugurato il 15 aprile 1872 con la rappresentazione del Rigoletto; il 27 marzo 1901 il Teatro fu intitolato a Giuseppe Verdi, morto il 27 gennaio dello stesso anno. Splendido esempio di teatro ottocentesco caratterizzato da ricchissime decorazioni lignee.
Il museo dello sbarco e Salerno Capitale è stato aperto con il patrocinio dell'ex Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano , nel settembre 2012, in occasione del 69° anniversario dell'Operazione Avalanche , presso la sede provvisoria dell'Istituto Gallotta. L'esposizione permanente è stata prodotta dal "Parco della memoria della Campania" che mira a mantenere viva la memoria degli eventi che ha lacerato la costa di Salerno, nel 9 settembre 1943 al loro arrivo nel Golfo di Salerno, circa 1.000 navi con più di 200.000 soldati che hanno partecipato all'operazione Avalanche, la più imponente operazione anfibia della storia, seconda solo alla battaglia della Normandia. I ritrovamenti, della collezione dell'associazione Parco della memoria della Campania, sono circa 200, compreso il video inedito dello sbarco, fotografie, medaglie, uniformi degli eserciti nazisti e americani, oggetti, armi, un Shermantank M4, un Willys Jeep e un vagone ferroviario ha aggiunto l'esposizione in occasione della giornata della memoria il 27 gennaio 2013, usata dai nazisti per deportare gli ebrei italiani nei campi di concentramento. Il carro e la M4 Sherman sono rari esempi di seconda guerra mondiale perché, nel mondo, ci sono solo pochi esemplari. La vettura esposta, durante la guerra era diretta ad Auschwitz e, all'interno, venivano trasportati alcune decine di prigionieri che, a causa delle cattive condizioni fisiche, spesso sono morti durante il viaggio.
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Museum of the Landing and Salerno Capital
5 Via Generale Clark
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Il museo dello sbarco e Salerno Capitale è stato aperto con il patrocinio dell'ex Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano , nel settembre 2012, in occasione del 69° anniversario dell'Operazione Avalanche , presso la sede provvisoria dell'Istituto Gallotta. L'esposizione permanente è stata prodotta dal "Parco della memoria della Campania" che mira a mantenere viva la memoria degli eventi che ha lacerato la costa di Salerno, nel 9 settembre 1943 al loro arrivo nel Golfo di Salerno, circa 1.000 navi con più di 200.000 soldati che hanno partecipato all'operazione Avalanche, la più imponente operazione anfibia della storia, seconda solo alla battaglia della Normandia. I ritrovamenti, della collezione dell'associazione Parco della memoria della Campania, sono circa 200, compreso il video inedito dello sbarco, fotografie, medaglie, uniformi degli eserciti nazisti e americani, oggetti, armi, un Shermantank M4, un Willys Jeep e un vagone ferroviario ha aggiunto l'esposizione in occasione della giornata della memoria il 27 gennaio 2013, usata dai nazisti per deportare gli ebrei italiani nei campi di concentramento. Il carro e la M4 Sherman sono rari esempi di seconda guerra mondiale perché, nel mondo, ci sono solo pochi esemplari. La vettura esposta, durante la guerra era diretta ad Auschwitz e, all'interno, venivano trasportati alcune decine di prigionieri che, a causa delle cattive condizioni fisiche, spesso sono morti durante il viaggio.

Offerta gastronomica

Dove mangiare nelle vicinanze
Piccolo ristorante con dehors esterno affacciato sul mare. Ottimi piatti di pesce fresco cucinati secondo la cucina tradizionale locale.
Ristorante Mediterraneo Salerno
31 Via M.Testa
Piccolo ristorante con dehors esterno affacciato sul mare. Ottimi piatti di pesce fresco cucinati secondo la cucina tradizionale locale.
Una delle migliori pizzerie della città, prodotti di altissima qualità per gustare una pizza gourmet davvero eccellente
8 locals recommend
Màdia
2 Via Irno
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Traveler advice

Getting around

Posa l'auto e gira a piedi!

Salerno è una citta con strade strette e pochi e costosi parcheggi auto, perciò il modo migliore per visitarla è a piedi o con i mezzi pubblici. Il Centro è tutto racchiuso in pochi chilometri ed attraversato da ampie areee pedonali sia sul Lungomare che sul Corso principale, e dista dal nostro alloggio dieci minuti a piedi, mentre per raggiungerlo dalle zone periferiche ad est è possibile servirsi della metropolitana cittadina (8 fermate dallo Stadio Arechi alla Stazione centrale) che ha una frequenza di 20 minuti.