Loano e dintorni: cose da vedere, da fare e da...mangiare!

Carmen
Loano e dintorni: cose da vedere, da fare e da...mangiare!

Da vedere

Si narra che i pirati saraceni si innamorarono di questo paesaggio e abbandonarono i loro traffici per ritirarsi a vivere qui. Così si spiega l’origine saracena di uno dei Borghi più belli d’Italia, sicuramente della Liguria. A Verezzi le lancette degli orologi tornano indietro di mezzo secolo. Superati i tornanti che vi allontano dal mare e dalla vivacità del centro di Borgio, entrerete in un borgo silenzioso, dove non transitano macchine per le vie lastricate in pietra. Sembra scavato nella roccia con le sue creuze, vecchie mulattiere che portavano i carri fino al mare dalle valli circostanti. Nella piazza di S. Agostino a balcone sul mare, si svolge dal 1967 un evento di grande richiamo per tutta Liguria e non solo: il Festival teatrale di Borgio Verezzi. In scena le prime nazionali che gireranno i più grandi teatri italiani una volta arrivato l’autunno. Le case si distinguono soprattutto per i loro tetti a terrazza, con una struttura urbanistica medioevale ma di chiara influenza araba. Sulle terrazze sul golfo sorgono tanti ristorantini, dai più semplici ai più eleganti, dove si possono gustare i sapori della cucina locale. Un piatto tipico sono le lumache alla verezzina preparate con una lunga procedura che ne esalta il gusto.
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Verezzi
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Si narra che i pirati saraceni si innamorarono di questo paesaggio e abbandonarono i loro traffici per ritirarsi a vivere qui. Così si spiega l’origine saracena di uno dei Borghi più belli d’Italia, sicuramente della Liguria. A Verezzi le lancette degli orologi tornano indietro di mezzo secolo. Superati i tornanti che vi allontano dal mare e dalla vivacità del centro di Borgio, entrerete in un borgo silenzioso, dove non transitano macchine per le vie lastricate in pietra. Sembra scavato nella roccia con le sue creuze, vecchie mulattiere che portavano i carri fino al mare dalle valli circostanti. Nella piazza di S. Agostino a balcone sul mare, si svolge dal 1967 un evento di grande richiamo per tutta Liguria e non solo: il Festival teatrale di Borgio Verezzi. In scena le prime nazionali che gireranno i più grandi teatri italiani una volta arrivato l’autunno. Le case si distinguono soprattutto per i loro tetti a terrazza, con una struttura urbanistica medioevale ma di chiara influenza araba. Sulle terrazze sul golfo sorgono tanti ristorantini, dai più semplici ai più eleganti, dove si possono gustare i sapori della cucina locale. Un piatto tipico sono le lumache alla verezzina preparate con una lunga procedura che ne esalta il gusto.
Le grotte di Borgio Verezzi offrono un percorso turistico, che si snoda per circa 800 metri all’interno di grandi sale, tra enormi blocchi staccatisi dalla volta in ere remote. Ricchissime le concrezioni di ogni forma: dalle cannule, esili e quasi trasparenti, ai drappi, sottili come lenzuoli, alle grandi colonne che sembrano sostenere la volta fino alle stalattiti eccentriche, che sfidano la forza di gravità sviluppandosi in tutte le direzioni. E dappertutto i colori: bianco, giallo, rosso in mille sfumature diverse. Dovuti alla presenza di svariati minerali, fanno delle Grotte di Borgio Verezzi la grotta turistica più colorata d’Italia.
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Borgio Verezzi Caves
5 Via Battorezza
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Le grotte di Borgio Verezzi offrono un percorso turistico, che si snoda per circa 800 metri all’interno di grandi sale, tra enormi blocchi staccatisi dalla volta in ere remote. Ricchissime le concrezioni di ogni forma: dalle cannule, esili e quasi trasparenti, ai drappi, sottili come lenzuoli, alle grandi colonne che sembrano sostenere la volta fino alle stalattiti eccentriche, che sfidano la forza di gravità sviluppandosi in tutte le direzioni. E dappertutto i colori: bianco, giallo, rosso in mille sfumature diverse. Dovuti alla presenza di svariati minerali, fanno delle Grotte di Borgio Verezzi la grotta turistica più colorata d’Italia.
Finalborgo, uno dei “borghi più Belli d'Italia”, è un gioiello a pochi passi dal mare che incanta con la sua atmosfera d'altri tempi. Il nome deriva da Burgum Finarii, terra di confine (ad fines) ai tempi dei Romani e centro amministrativo del marchesato dei Del Carretto tra il XIV e il XVI sec. Chiuso tra mura medievali ancora ben conservate, intervallate da torri semicircolari e interrotte solo in corrispondenza delle porte, il Borgo di Finale (così detto per distinguerlo dalla Marina) offre subito al visitatore una sensazione di protezione e raccoglimento. L'origine del Borgo è stata sempre fatta risalire verso la fine del XII secolo, all'epoca del Marchese Enrico il Guercio, ma recenti importanti scoperte archeologiche sembrano retrodatare la sua fondazione di qualche secolo. Con le mura di cinta (distrutte nel 1448 e riedificate nel 1452), le diverse "porte": Porta Reale (del 1702 accanto alla quale è possibile osservare un grande stemma in rilievo dei Del Carretto), Porta Romana, Porta Testa (del 1452) e Porta Mezzaluna (più in alto verso Forte San Giovanni), le torri semicircolari che interrompevano a tratti le mura (la più bella è visibile sul lato sud), il Borgo conserva le caratteristiche di abitato fortificato nella sua struttura Quattrocentesca, posteriore alle distruzioni conseguenti alla guerra con Genova (1448). I palazzi quattrocenteschi e di epoca rinascimentale, modificati nel periodo della dominazione spagnola, impreziosiscono il tessuto urbano.
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Finalborgo
15 Via dell'Annunziata
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Finalborgo, uno dei “borghi più Belli d'Italia”, è un gioiello a pochi passi dal mare che incanta con la sua atmosfera d'altri tempi. Il nome deriva da Burgum Finarii, terra di confine (ad fines) ai tempi dei Romani e centro amministrativo del marchesato dei Del Carretto tra il XIV e il XVI sec. Chiuso tra mura medievali ancora ben conservate, intervallate da torri semicircolari e interrotte solo in corrispondenza delle porte, il Borgo di Finale (così detto per distinguerlo dalla Marina) offre subito al visitatore una sensazione di protezione e raccoglimento. L'origine del Borgo è stata sempre fatta risalire verso la fine del XII secolo, all'epoca del Marchese Enrico il Guercio, ma recenti importanti scoperte archeologiche sembrano retrodatare la sua fondazione di qualche secolo. Con le mura di cinta (distrutte nel 1448 e riedificate nel 1452), le diverse "porte": Porta Reale (del 1702 accanto alla quale è possibile osservare un grande stemma in rilievo dei Del Carretto), Porta Romana, Porta Testa (del 1452) e Porta Mezzaluna (più in alto verso Forte San Giovanni), le torri semicircolari che interrompevano a tratti le mura (la più bella è visibile sul lato sud), il Borgo conserva le caratteristiche di abitato fortificato nella sua struttura Quattrocentesca, posteriore alle distruzioni conseguenti alla guerra con Genova (1448). I palazzi quattrocenteschi e di epoca rinascimentale, modificati nel periodo della dominazione spagnola, impreziosiscono il tessuto urbano.
la Baia dei Saraceni, a est di Varigotti, in località Malpasso. Il suo nome ha origini antiche, pare fosse il punto di attracco dei mercanti che provenivano da Bisanzio. Si raggiunge facilmente arrivando dalla via Aurelia e si può parcheggiare nei dintorni, vi consigliamo però di arrivare presto per essere sicuri di trovare posto. Una volta giunti a destinazione dovete percorre un breve sentiero per raggiungere la spiaggia. Da molti questa spiaggia è considerata un vero e proprio paradiso tropicale, grazie alle sue acque azzurre e cristalline e alla sabbia fine e chiara. È racchiusa da un tratto di roccia e presenta una natura tutt’ora selvaggia, incontaminata.
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Saraceni Bay
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la Baia dei Saraceni, a est di Varigotti, in località Malpasso. Il suo nome ha origini antiche, pare fosse il punto di attracco dei mercanti che provenivano da Bisanzio. Si raggiunge facilmente arrivando dalla via Aurelia e si può parcheggiare nei dintorni, vi consigliamo però di arrivare presto per essere sicuri di trovare posto. Una volta giunti a destinazione dovete percorre un breve sentiero per raggiungere la spiaggia. Da molti questa spiaggia è considerata un vero e proprio paradiso tropicale, grazie alle sue acque azzurre e cristalline e alla sabbia fine e chiara. È racchiusa da un tratto di roccia e presenta una natura tutt’ora selvaggia, incontaminata.
L’antico castello si eleva in posizione panoramica, su una collina protesa verso il piano. Iniziato prima del XII secolo come recinto fortificato, con i primi Doria assunse la funzione di residenza dei feudatari fino a prendere nel XVI -XVII secolo la forma attuale di palazzo rinascimentale. Venduto ai Fieschi nel 1505 e riconsegnato ad Andrea Doria dall’imperatore Carlo V nel 1547, venne gestito dall’illustre famiglia fino al 1736 anno in cui divenne parte del Regno di Sardegna. Il borgo medioevale di Borgo Castello situato nella zona a nord della città si sviluppa ai piedi del castello e conserva la caratteristica piazzetta centrale su cui si affacciano arcate e terrazzini e da cui partono viottoli con acciottolato e la scalinata con lunghi gradini che sale ai piedi del castello.
Borgo Castello
Borgo Castello
L’antico castello si eleva in posizione panoramica, su una collina protesa verso il piano. Iniziato prima del XII secolo come recinto fortificato, con i primi Doria assunse la funzione di residenza dei feudatari fino a prendere nel XVI -XVII secolo la forma attuale di palazzo rinascimentale. Venduto ai Fieschi nel 1505 e riconsegnato ad Andrea Doria dall’imperatore Carlo V nel 1547, venne gestito dall’illustre famiglia fino al 1736 anno in cui divenne parte del Regno di Sardegna. Il borgo medioevale di Borgo Castello situato nella zona a nord della città si sviluppa ai piedi del castello e conserva la caratteristica piazzetta centrale su cui si affacciano arcate e terrazzini e da cui partono viottoli con acciottolato e la scalinata con lunghi gradini che sale ai piedi del castello.
Palazzo Doria (costruito nel 1578), attuale sede del Comune ed un tempo palazzo residenziale di Giovanni Andrea Doria e della moglie Zenobia Del Carretto. L’edificio attribuito a Galeazzo Alessi (1500-1572), ingegnere capo di Genova ed architetto di spicco, fu realizzato secondo il concetto del palazzo fortezza ed a rafforzare tale idea sorge ad ovest di esso una torre pentagonale a base irregolare che riproduce il perimetro delle mura. Completano il complesso di Palazzo Doria i suoi giardini, ora in parte destinati a teatro all’aperto, la fontana storica chiamata Fontana Giovanna e la Loggetta che si affaccia sulle mura pentagonali che circondano il palazzo e su Ponte San Sebastiano, ricostruito nel 1691 da un ponte più antico che univa il borgo murato all’antico castello.
Palazzo Doria
2 Piazza Italia
Palazzo Doria (costruito nel 1578), attuale sede del Comune ed un tempo palazzo residenziale di Giovanni Andrea Doria e della moglie Zenobia Del Carretto. L’edificio attribuito a Galeazzo Alessi (1500-1572), ingegnere capo di Genova ed architetto di spicco, fu realizzato secondo il concetto del palazzo fortezza ed a rafforzare tale idea sorge ad ovest di esso una torre pentagonale a base irregolare che riproduce il perimetro delle mura. Completano il complesso di Palazzo Doria i suoi giardini, ora in parte destinati a teatro all’aperto, la fontana storica chiamata Fontana Giovanna e la Loggetta che si affaccia sulle mura pentagonali che circondano il palazzo e su Ponte San Sebastiano, ricostruito nel 1691 da un ponte più antico che univa il borgo murato all’antico castello.
Sulle tracce dell'Homo Sapiens ....nelle fantastiche grotte di Toirano. Accompagnati da una guida andrete alla scoperta delle diverse sale che compongono il fantastico percorso sotterraneo delle Grotte di Toirano. Concrezioni di calcite multiformi, colate di alabastro, stalattiti e stalagmiti si susseguono, trascinandovi in un tour spettacolare e ricco di storia. Massimo stupore difronte ai resti dell’ Ursus spelaeus, risalenti a 27.000 anni fa e alle impronte dell’Homo Sapiens nel Corridoio delle Impronte. Il percorso è adatto e consigliato anche alle famiglie ed entusiasma anche i visitatori più esigenti, che riesce a stupire per la vastità di spazi e l’unicità dei reperti.
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Toirano
1 Via P. G. Maineri
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Sulle tracce dell'Homo Sapiens ....nelle fantastiche grotte di Toirano. Accompagnati da una guida andrete alla scoperta delle diverse sale che compongono il fantastico percorso sotterraneo delle Grotte di Toirano. Concrezioni di calcite multiformi, colate di alabastro, stalattiti e stalagmiti si susseguono, trascinandovi in un tour spettacolare e ricco di storia. Massimo stupore difronte ai resti dell’ Ursus spelaeus, risalenti a 27.000 anni fa e alle impronte dell’Homo Sapiens nel Corridoio delle Impronte. Il percorso è adatto e consigliato anche alle famiglie ed entusiasma anche i visitatori più esigenti, che riesce a stupire per la vastità di spazi e l’unicità dei reperti.
Via Garibaldi, il caruggio, è il cuore di Loano, guai a chiamarlo budello!! I caruggetti orbi sono un piccolo bellissimo labirinto di vicoletti medievali e piccole piazze, tra Porta Passorino (la torre dell'Orologio) e Palazzo Doria
Caruggio di Loano
Via Giuseppe Garibaldi
Via Garibaldi, il caruggio, è il cuore di Loano, guai a chiamarlo budello!! I caruggetti orbi sono un piccolo bellissimo labirinto di vicoletti medievali e piccole piazze, tra Porta Passorino (la torre dell'Orologio) e Palazzo Doria

da mangiare

ottimo ristorante con vista spettacolare
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Ristorante Antica Osteria Bergallo
17 Via Roma
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ottimo ristorante con vista spettacolare
ristorante nei vecchi vicoli di Loano
Il Portichetto
31 Via Antonio Ricciardi
ristorante nei vecchi vicoli di Loano
atmosfera romantica, a lume di candela sul mare
Ristorante Nettuno
33 Strada Statale 1
atmosfera romantica, a lume di candela sul mare
Gein è il soprannome della famiglia loanese che da anni lavora con passione, gentilezza e qualità
Gein
7 Via Giuseppe Rocca
Gein è il soprannome della famiglia loanese che da anni lavora con passione, gentilezza e qualità
dice il saggio: 'Chi tasta i ciatti de Manin u un porta ciu’ via u belin' :)
Ostaia Da Manin
Via del Monte
dice il saggio: 'Chi tasta i ciatti de Manin u un porta ciu’ via u belin' :)

da fare

Acquascivoli, onde artificiali, piscine con giochi per tutte le età ma anche relax e benessere, per un vero divertimento estivo senza fine.
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Aquatic Park Le Caravelle
51 Via S. Eugenio
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Acquascivoli, onde artificiali, piscine con giochi per tutte le età ma anche relax e benessere, per un vero divertimento estivo senza fine.
Chi dice che per fare attività estreme bisogna spostarsi all'estero non è mai stato in Liguria!! Calarsi con le corde, tuffarsi nelle pozze di acqua limpida, lasciarsi andar giù per gli scivoli naturali scavati nella roccia... Questo è il CANYONING! Vivi questa emozione! Percorsi adatti sia per principianti che per persone esperte.
M & N Movimento & Natura Canyoning Liguria
Strada Provinciale 3
Chi dice che per fare attività estreme bisogna spostarsi all'estero non è mai stato in Liguria!! Calarsi con le corde, tuffarsi nelle pozze di acqua limpida, lasciarsi andar giù per gli scivoli naturali scavati nella roccia... Questo è il CANYONING! Vivi questa emozione! Percorsi adatti sia per principianti che per persone esperte.
Un’esperienza verticale per tutti! Un percorso di 1500 metri con un dislivello di 600 metri che culmina sulla cima del Bric dell’Agnellino (mt. 1335). Si parte da Magliolo, nel primo entroterra di Pietra Ligure. La ferrata è una tipica scalata con cavi metallici e pioli al fine di facilitare la progressione fornendo comodi appoggi per i piedi ed una sicura e continua presa per le mani. La ferrata è caratterizzata da un ponte tibetano della lunghezza di 40 metri e da un meravigliosa vista panoramica su tutta la Riviera. Inoltre, lungo l’itinerario potrai ammirare le splendide pitture rupestri dell’artista-scalatore Mario Nebiolo. Il percorso non è particolarmente impegnativo…sarai abbastanza coraggioso? info www.guidefinale.com/project/viaferrata
Ferrata degli Artisti
Un’esperienza verticale per tutti! Un percorso di 1500 metri con un dislivello di 600 metri che culmina sulla cima del Bric dell’Agnellino (mt. 1335). Si parte da Magliolo, nel primo entroterra di Pietra Ligure. La ferrata è una tipica scalata con cavi metallici e pioli al fine di facilitare la progressione fornendo comodi appoggi per i piedi ed una sicura e continua presa per le mani. La ferrata è caratterizzata da un ponte tibetano della lunghezza di 40 metri e da un meravigliosa vista panoramica su tutta la Riviera. Inoltre, lungo l’itinerario potrai ammirare le splendide pitture rupestri dell’artista-scalatore Mario Nebiolo. Il percorso non è particolarmente impegnativo…sarai abbastanza coraggioso? info www.guidefinale.com/project/viaferrata
Ogni giorno nuove avventure: trail mtb, arrampicate a strapiombo sul mare ligure, trekking che dalla spiaggia ti portano in quota, uscite in barca a vela e ancora di più! Impossibile raccontarti tutto in poche righe, Finale Outdoor Region è tutta da vivere, sfidare, amare e condividere! finaleoutdoor.com
Finale Outdoor Base - Info Point
10 Strada di Gorra
Ogni giorno nuove avventure: trail mtb, arrampicate a strapiombo sul mare ligure, trekking che dalla spiaggia ti portano in quota, uscite in barca a vela e ancora di più! Impossibile raccontarti tutto in poche righe, Finale Outdoor Region è tutta da vivere, sfidare, amare e condividere! finaleoutdoor.com